PICCOLI CRITICI
Un laboratorio per piccoli critici teatrali condotto da Silvia Lodi
Il Kids Festival offre la possibilità ai bambini che vogliano seguirne
gli appuntamenti di cimentarsi nel ruolo del “critico teatrale”.
Un percorso di 6 incontri attraverso i quali i partecipanti saranno aiutati a scoprire alcuni strumenti utili
per allenare lo sguardo e il cuore, in modo da poter raccontare alla fine il proprio catalogo di emozioni.
Pubblichiamo qui i 5 spettacoli seguiti dal pool dei Piccoli critici:
La fabbrica del tempo
Francesco ( 9 anni )
All’inizio dello spettacolo c’è una musica inquietante, due dita salgono e scendono a lato del sipario aperto e illuminato. Un personaggio si presenta sul palco, parla una lingua che non si comprende, ride con un ghigno malvagio e lancia in aria dei soldi e poi li raccoglie. Questo personaggio esce di scena e si vede sul palco un altro personaggio che si muove lentamente per andare a lavoro. Quando arriva al lavoro si comprende che il primo personaggio è il suo capo, quando il secondo lo vede china la testa. Alla fine della giornata di lavoro mentre torna incontra un altro personaggio che gli mostra un buco sul muro e lo invita a vedere, ma lui non si ferma e rientra a casa. Quando è a letto appare il suo capo che lo disturba e gli fa degli scherzi e non lo fa dormire. Un giorno si ferma a sbirciare nel buco e vede dei prati verdi ed una farfalla, entra in quel buco ed il suo capo non lo troverà più. Sul fondo della scena si vede un muretto ed al centro è disegnata una conchiglia. Gli attori non parlano però si comprende la storia dalle azioni e dai movimenti del corpo. Mi è rimasta impressa la scena quando il protagonista va al lavoro, ha l’ombrello in mano e fa dei movimenti lentissimi con il braccio, cammina adagio come se facesse fatica a proseguire. Un po’ di tristezza quando era a lavoro e veniva sfruttato e anche durante la notte era tormentato dal suo capo. Gli attori mi hanno coinvolto, non mi sono annoiato e mi è piaciuta la conclusione. A volte quando si lavora si è un po’ tristi perché non si trova il tempo di vedere quello che ci circonda: i prati verdi e la natura. Non bisogna farsi sfruttare dal capo.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Joseph ( 9 anni )
La storia parla di un uomo che viveva senza speranza, passava sempre in una lunghissima via per andare a lavorare nella fabbrica di Ludwig, un uomo severo che amava prendere in giro le persone e farle soffrire. Sulla scena è visibile una staccionata, la casa del protagonista e la fabbrica. L’azione si svolge in una città. Nella casa ci sono un orsacchiotto, una lampadina, un portaombrelli, un appendiabiti, una sveglia e un letto piccolino. Nella fabbrica invece ci sono delle scatole, un orologio a muro grande, e un contapacchi con una manovella. Sono utilizzati in modo “classico”. Ci sono tre personaggi, due sono interpretati da Giuseppe Semeraro e uno da Dario Cadei. Il protagonista, il lavoratore, è vestito con camicia, giacca, cravatta e pantaloni. I colori sono scuri. Ha anche un cappello grigio e un grande ombrello nero. Ludwig indossa vestiti neri. Il terzo personaggio, un aiutante, indossa invece vestiti gialli. Vivono nel passato, perché la voce narrante è al passato. La scena che mi è rimasta più impressa è stata quella di quando Ludwig insegue il lavoratore. Poi mi è anche piaciuto tanto la scena in cui Ludwig strappa l’antenna della radio e il lavoratore dice “Allô allô Maria?” Gli attori mi hanno molto coinvolto. Il lavoro era avvincente perché gli attori si inseguivano un sacco di volte e perché il ritmo era bello. Lo spettacolo lascia un messaggio al pubblico : che il tempo è prezioso e che non bisogna sprecarlo.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Basile ( 10 anni )
La storia parla di un signore che deve fare ogni giorno una strada che gli sembra pressoché infinita per andare al lavoro. Lavora in un luogo dove si registrano i pacchi il cui capo è un certo Ludwig che gli sottrae sempre soldi della paga. Sul palco sono visibili molte cose: una staccionata con una forma di vortice al centro, invece ai lati si inseriscono la fabbrica dove lavora il protagonista e dall’altra parte la sua casa. Vengono usati un conta pacchi, un timbro in fabbrica, per lavorare; un letto, un orsacchiotto, una coperta, degli attaccapanni in casa, per dormire. I personaggi sono tre, uno dei due attori recita due personaggi e l’altro fa la parte del protagonista. Ludwig indossa un abito lungo nero e una barba lunga nera. Lo spazzino indossa un impermeabile giallo. Il protagonista è vestito con un abito elegante. Mi ha suscitato stupore e spavento, perché a un certo punto Ludwig appariva e urlava cose in una lingua che non esisteva. Mi è rimasta più impressa la scena in cui Ludwig stava sui trampoli e faceva girare la casa. Lo spettacolo era avvincente, non si fermava mai perché raccontava i fatti di una vita. Non mi ha molto convinto il momento in cui lo spazzino simulava le stagioni.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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Lorenzo ( 9 anni )
La Fabbrica del Tempo racconta la storia di un personaggio che lavora notte e giorno nella Fabbrica di Ludwig, un uomo avaro e cattivo che non lo paga bene e lo punisce quando sbaglia qualcosa. Lui conduce questa vita triste, finché un giorno trova in una scatola una radio che trasmette una canzone sulla libertà, così inizia la sua ricerca della felicità. Gli attori sono molto bravi a recitare il proprio personaggio, in particolare mi ha colpito il personaggio di Ludwig, la sua voce forte e cattiva che fa spaventare il povero lavoratore. Le musiche sono molto emozionanti, trasmettono paura e felicità. Lo spettacolo fa riflettere sul fatto che ogni uomo compie sempre la stessa routine che lo fa diventare triste, invece dovrebbe trovare del tempo per fare quello che lo fa stare bene.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Andrea ( 9 anni )
Questa è la storia di Dario, un ragazzo che lavora in una fabbrica dove c’è un capo molto cattivo che lo picchia con un righello e che non lo paga correttamente per il lavoro svolto. Il capo lo tormenta anche la notte, disturbando mentre dorme. A Dario non piace proprio il suo lavoro, è molto triste ma, un giorno succede una cosa che cambierà la situazione: uno spazzino, vedendo Dario sempre triste, una notte si introduce in fabbrica e lascia un pacco. Il giorno seguente Dario apre il pacco e dentro trova una radio che inizia a suonare una canzone molto bella, “Vengo da te Maria” e si addormenta. Subito dopo arriva il capo che lo sveglia a colpi di righello e inizia un inseguimento: la radio viene rotta e Dario si arrabbia molto e va via lasciandogli una lettera. Sulla lettera c’ era scritto: “Mi hai fatto arrabbiare molto, cambio lavoro”. Mi ha colpito l’altezza del capo, perché la notte, quando andava a tormentare Dario camminava sui trampoli e dava l’impressione di essere un gigante invincibile, sottolineando quello che secondo me è il messaggio che lascia: quando qualcosa non ti rende felice non devi farla per forza.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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K(A)O – Faccine
Diego ( 10 anni )
Lo spettacolo parla di noi che quando mettiamo gli emoticon nei messaggi, sia che siano felici o arrabbiati oppure tristi, la nostra faccia in realtà rimane sempre con la stessa espressione seria. In scena viene usato il telefono che rappresenta la nostra espressione mentale. L’attore indossa all’inizio una maschera con su scritto <A> ed indossa abiti eleganti. A me è sembrato uno spettacolo comico per via delle espressioni facciali che faceva l’attore. Mi è rimasto impresso quando mette il telefono al posto della sua bocca, e vediamo al suo posto il video della sua bocca che cambia. Mi ha interessato meno quando l’artista si siede di spalle all’angolo della scena e si sente la sua voce che parla in giapponese e la traduzione in italiano. Lo spettacolo era avvincente.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Melissa ( 9 anni )
Un ragazzo giapponese imita tante emozioni. L’attore in scena, vestito semplice, cerca di imitare le emozioni e utilizza anche dei fogli dove sono stampati gli emoji, mi ha divertito tanto. Mi ha colpito molto quando faceva le smorfie con la bocca e gli occhi. Penso che ci voglia dire che dobbiamo sentirci liberi di provare le nostre emozioni.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Joseph ( 9 anni )
Non c’è una vera e propria trama, perché la storia non racconta nulla, ma fa vedere l’importanza delle faccine (emoji). Sulla scena, è presente un tavolino con sopra un telefono e un tablet. L’impressione è che l’azione si svolga in una stanza in un tempo indefinito. Sono presenti un tablet, il telefono fisso sopra un tavolino. Gli oggetti sono usati in maniera divertente per far ridere il pubblico. Il tablet è usato per guardare un video, il telefono fisso e il cellulare per fare uno scherzo. Mi è rimasto impresso il lancio dei fogli. L’attore indossa un vestito elegante con camicia, giacca e cravatta, ma invece di indossare un pantalone, ha un pantaloncino. Ho trovato divertente il suo abbigliamento, perché c’era un contrasto tra la parte alta e la parte bassa. All’inizio e alla fine dello spettacolo indossa sul volto un cartello con la scritta “(-A-)”. Lo spettacolo mi ha coinvolto e suscitato gioia perché l’attore ballava in modo divertente, per esempio il balletto del Moonwalk veloce, e faceva facce molto buffe. Lo spettacolo era avvincente perché l’attore faceva un sacco di cose strampalate. Il messaggio che colgo è che gli emoji sono importanti per completare le frasi.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Basile ( 10 anni )
In scena sono visibili uno smartphone, una scrivania, un telefono a cavo. Dopo, si vedranno anche dei fogli. Non c’è un tempo né un luogo definito. Il telefono a cavo serve per fare una parte comica, lo smartphone trasmette un video e i fogli vengono lanciati per abbellire la scena. Mi hanno lasciato una sensazione di stupore e meraviglia. Lo spettacolo parla di faccine (emoji). L’attore indossa giacca e cravatta con pantaloncini corti, mi ha colpito perché ho pensato potesse avere freddo. Mi è rimasta più impressa la scena con il balletto di Michael Jackson. Lo spettacolo era molto avvincente perché il protagonista faceva sempre cose strane con la faccia e con il corpo. Il messaggio che lascia al pubblico è che ora le faccine (emoji) sostituiscono il nostro umore facciale.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Lorenzo ( 9 anni )
(K-A-O) narra di un signore, un ballerino, che spiega l’ossessione per i dispositivi elettronici da parte delle persone e come abbiano sostituito le nostre emozioni.In scena c’è un unico attore che coreografa situazioni divertenti ed esprime con la faccia diversi emoji. Lo spettacolo insegna come oggi non possiamo fare a meno dei dispositivi elettronici, siamo degli zombie davanti ai cellulari e comunichiamo le nostre emozioni senza provarle davvero. È uno spettacolo che fa riflettere. L’attore è stato bravissimo, consiglio di vederlo.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Andrea ( 9 anni )
In questo spettacolo è in scena un solo personaggio con il viso nascosto da una maschera che balla molto bene. Quando toglie la maschera la sua espressione è triste e si sente squillare un telefono. Kenji, il protagonista, risponde dal suo telefono di vecchia generazione ma dall’altra parte non c’è nessuno. Il telefono continua a squillare e Kenji si accorge che suona il suo smartphone: invece di rispondere, chiude la chiamata e imposta sullo schermo delle bocche parlanti ogni lingua possibile e mette il telefono davanti alla sua bocca. Poi dal centro del palco, Kenji inizia a lanciare dei fogli su cui sono stampati gli emoji, le faccine colorate che usiamo per rappresentare le nostre emozioni. Secondo me, il messaggio che questo spettacolo vuole trasmettere è che il nostro modo di comunicare non è più basato sulle parole ma utilizziamo queste faccine per rappresentare i nostri pensieri e sentimenti anche se non corrispondono a quello che realmente proviamo. Rappresentano l’immagine che vogliamo dare di noi. Lo spettacolo mi è piaciuto molto, l’attore è stato molto bravo.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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Pietro ( 9 anni )
Un ragazzo giapponese in scena che vuole rappresentare le emoji. All’inizio indossa una maschera con il simbolo Usa anche un telefono del tipo vecchio e uno smartphone. Mi è rimasto impresso quando le luci in scena si accendevano e spegnevano ad intermittenza. Lo spettacolo mi ha gasato tanto.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Stefano ( 11 anni )
In scena solo Kenji, il danzatore, vestito in modo molto elegante. Si vede un tavolino con sopra un tablet. Lo spettacolo era molto divertente. Mi ha colpito quando ad un certo punto lui getta in aria un sacco di fogli con sopra gli emoji, e lui era capace di far ridere tutti quanti nel suo modo di porsi. Sembra dirci che le emoji che mandiamo nei messaggi sono le emozioni che proviamo senza però mostrarle con la faccia.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Nella pancia del lupo
Melissa ( 9 anni )
E’ la storia di Cappuccetto Rosso che si sofferma nel momento in cui quando con la Nonna si ritrovano nella pancia del Lupo. In scena è visibile la casetta di Cappuccetto e l’interno della pancia del Lupo. Con delle proiezioni si vede il bosco. Ho provato un po’ di paura e ribrezzo per le cose viscide nella pancia del Lupo, ma ero felice perché, anche se Cappuccetto è stata mangiata, non era mai sola. I costumi dei personaggi sono semplici e rispecchiano abbastanza quelli della favola classica. Una delle scene che mi è rimasta più impressa è quella in cui la mamma dice più volte a sua figlia di non raccogliere i fiori né di inseguire le farfalle. Lo spettacolo mi ha trasmesso delle emozioni forti, come la ribellione della protagonista che alla fine ha ragionato da sola senza seguire i consigli della mamma. Si, è importante non disubbidire ma allo stesso tempo bisogna inseguire i propri sogni. La storia era avvincente ed ero curiosa di vedere come andava a finire.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Anita ( 9 anni )
Si tratta della classica storia di Cappuccetto Rosso, ma dalla pancia del lupo lei ci uscirà grazie al suo ingegno e all’interno della pancia incontrerà Tina. In scena una casa, un letto che poi si trasforma nella pancia del lupo. Lo spettacolo era avvincente perché era molto divertente, e mi ha appassionato la ribellione di Cappuccetto Rosso che l’ha portata a liberarsi.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Pietro ( 9 anni )
Mi ha ricordato la storia di Cappuccetto Rosso solo che si svolge nella pancia del lupo. Lo spettacolo era avvincente. Mi è rimasto impresso il modo di far sentire la presenza del lupo. Mi ha lasciato una sensazione di gioia.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Francesco ( 9 anni )
Sulla scena la casa di Maria che è piccola e con le finestre e la porta serrate. La mamma prima che Maria esca da casa le fa molte raccomandazioni: “attenta a non cadere, segui il sentiero dritto, non raccogliere fiori, non ti fare distrarre dalle farfalle, non ti sporcare”. Maria esce per andare a trovare la nonna e durante il tragitto si imbatte in un lupo che gli suggerisce di prendere una scorciatoia per arrivare prima a casa della nonna e che il sentiero è ricco di fiori e di farfalle. Maria dimentica i consigli della mamma e prende il sentiero suggerito dal lupo. Quando arriva a casa della nonna trova la porta di casa socchiusa, il lupo si è messo nel letto ed indossa gli abiti della nonna, Maria finisce nella pancia del lupo dove trova la testa di uno scheletro, mentre la nonna è finita nell’intestino, si può sentire ma non si vede. Maria è preoccupata, teme di essere digerita dal lupo e che sta per arrivare la sua fine, la nonna la rassicura e trovano il modo per uscire insieme dalla sua pancia. La storia è quella di Cappuccetto Rosso che ho letto quando ero più piccolo dove il cacciatore libera la nonna e la nipotina, mentre qui è Maria che si libera da sola e trova il coraggio di uscire dalla pancia del lupo. Mi è rimasta impressa la scena di Maria che viene assalita dal lupo.
L’attrice mi ha coinvolto, è stata brava perché ha fatto lei tutti i personaggi: Maria, la mamma e la nonna. Lo spettacolo è stato avvincente perché mi ha incuriosito vedere come si concludeva la storia di Maria. Quest’esperienza ha fatto diventare la protagonista più autonoma e ora non ha più bisogno delle raccomandazioni della mamma.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Basile e Joseph ( 10 e 9 anni )
La trama è quella di Cappuccetto Rosso con alcune variazioni: non c’è il cacciatore e Cappuccetto Rosso si deve salvare da sola. La scena si apre con il letto della nonna e una casetta in legno, davanti una tenda per proiettare immagini e video, e dopo si vedrà la pancia del lupo dall’interno. L’azione si svolge nel bosco e nella casa di cappuccetto rosso e di sua nonna. L’ utilizzato di un kit da cucito della nonna sarà fondamentale alla protagonista per salvarsi. Costumi “classici” per tutti i personaggi, Cappuccetto Rosso-la Mamma-la Nonna, ma è la stessa attrice che recita tutte le parti. Ci ha suscitato divertimento perché la nonna era molto simpatica, ripeteva sempre le stesse cose, “…mannaggia la vecchiezza…” , perdeva le cose e affermava di avere un’ottima memoria. Lo spettacolo è stato avvincente, il ritmo della storia frenetico. Spettacolo fatto bene e l’attrice molto brava.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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Andrea ( 9 anni )
È la storia di una bambina che in un luogo un po’ strano impara ad essere autonoma. In questo spettacolo viene raccontata la storia di Maria che deve portare alla nonna un cesto di frittelle e sul tragitto incontra il lupo che le suggerisce una scorciatoia per arrivare prima. Una volta arrivata a casa della nonna trova il lupo ad aspettare che la mangerà in un sol boccone, così come aveva già fatto con la nonna. Sulla scena sono visibili una casetta, un lettone e la pancia del lupo rappresentata da un telo ricoperto di ossa. In scena sono utilizzati molti oggetti, tra cui il mio preferito è Tina, un teschio che Maria ha trovato nella pancia del lupo. I personaggi in scena sono Maria, sua mamma, la nonna e il lupo e quello che più mi ha colpito dei costumi sono state le zampe del lupo che afferravano Maria. Mi ha fatto sorridere una frase che diceva sempre la nonna: “Mannaggia alla vecchiezza”! Lo spettacolo è stato uno dei miei preferiti, mi ha fatto divertire.
Avrei aggiunto un personaggio, una persona sopravvissuta nella pancia del lupo proprio come Maria e la nonna.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Lorenzo ( 9 anni )
NELLA PANCIA DEL LUPO racconta di Maria detta Cappuccetto Rosso, perché la nonna le aveva regalato un cappuccetto rosso che indossava sempre. L’attrice ha interpretato i diversi protagonisti della fiaba che tutti conosciamo, ma rispetto a quella tradizionale il cacciatore non c’è e Cappuccetto salva sé stessa e la nonna tagliando la pancia del lupo con le forbici. Sul palco la scena è semplice, ma completa e gli effetti speciali proiettati su una rete descrivono i diversi ambienti ( il bosco e la caduta nella pancia). Questo mi è piaciuto molto perché coinvolgente. La fiaba insegna che la bambina con coraggio è riuscita da sola a tirarsi fuori dai guai senza aspettare l’aiuto di qualcuno. Questo spettacolo mi è piaciuto molto.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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Strada Maestra
Melissa ( 9 anni )
Due attori raccontano le varie tappe di un viaggio che hanno fatto attraverso le storie del passato. In scena l’uomo del passato costruito con degli strumenti dell’antichità e questo mi ha dato un senso di avventura, di un viaggio interessante. Mi ha trasmesso l’importanza delle storie del passato per salvaguardarsi e scoprire i passi in avanti che si fanno. Mi è rimasto impresso lo sguardo dell’ uomo del passato. Lo spettacolo mi ha dato il senso di libertà e avventura.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Nicolò ( 9 anni )
La prima parte dello spettacolo prevede una breve camminata nel quartiere attorno al teatro insieme agli attori. Tornati al teatro entriamo in sala e ci raccontano le varie tappe di un viaggio che hanno fatto: Ferrara, le Alpi e Taranto. In sala due microfoni, due sgabelli e una persona fatta di legno che costruiscono mentre raccontano le storie raccolte durante il viaggio, con gli oggetti che gli sono stati donati. Lo spettacolo mi ha suscitato gioia perché le avventure mi piacciono molto. Gli attori mi hanno coinvolto ed era avvincente.Mi è rimasta impressa la camminata che abbiamo fatto. Il messaggio che mi lascia è che anche il silenzio può essere comunicativo e anche la diversità dei paesaggi può essere interessante.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Anita ( 9 anni )
Lo spettacolo racconta del viaggio che i due attori hanno fatto, durato un anno e mezzo, ed era molto avvincente. In scena hanno usato alcuni oggetti che hanno ricevuto in dono durante il viaggio, per costruire l’uomo del futuro. Lo spettacolo mi ha insegnato il significato della parola “oggettivo”, che è stato il modo con il quale abbiamo osservato durante la passeggiata nel quartiere prima di entrare in sala.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Joseph ( 9 anni )
Lo spettacolo è diviso in due parti. La prima parte si svolge fuori, la seconda, invece, si svolge dentro il teatro. Fuori, abbiamo osservato l’ambiente, dentro, abbiamo spiegato quello che abbiamo visto. Gli attori, Laura e Niccolò, hanno raccontato il loro viaggio di un anno e mezzo. In scena, gli attori, piano piano costruiscono un manichino con tutti gli oggetti che sono stati donati loro durante il lungo viaggio. Gli oggetti sono: castagne, guanto, legno, zucche, conchiglie, fiore… La passeggiata mi ha annoiato un po’, non mi è piaciuto girare per il quartiere, invece le storie le ho trovate interessanti e divertenti. A volte ho riso, come nel racconto in cui una signora voleva tagliare il pisellino di Niccolò. Gli attori mi hanno coinvolto. Il messaggio è che bisogna rispettare la natura e amarla.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * *
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Pietro ( 9 anni )
Un signore e una signora raccontano in scena le loro avventure e le storie delle persone che hanno incontrato. Mi ha suscitato stupore, perchè con gli oggetti regalati dalle persone incontrate hanno creato in scena un manichino che rappresenta le persone del futuro. Lo spettacolo mi ha molto coinvolto e mi è rimasto impresso quando ho scambiato un tappo di plastica che avevo raccolto in Abruzzo, con un seme di Nicolò l’attore.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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Francesco ( 9 anni )
Sul palcoscenico ci sono Laura, Nicolò e l’uomo del futuro. Laura e Nicolò realizzano l’uomo del futuro: al posto degli occhi ha due pezzi di zucca e indossa gli abiti di un contadino, con materiali di legno, sembra uno spaventapasseri, ha una pinza, una falce ed un cappello. Gli oggetti con i quali viene realizzato l’uomo del futuro, sono stati ricevuti in dono da alcune persone conosciute in occasione di alcuni viaggi. Laura e Nicolo hanno visitato diverse città: Bolzano, Bologna, Taranto…. Hanno raccontato le loro paure ed alcune disavventure: Laura ha paura degli orsi e Nicolò ha paura di scalare le montagne perché ha le vertigini. Hanno preso le zecche. Non mi è stato chiaro il messaggio dello spettacolo.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) *
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Lorenzo ( 9 anni )
Strade maestre narra un viaggio reale dei due protagonisti attraverso diverse località dell’Italia. Durante questo viaggio hanno incontrato e conosciuto diverse persone che hanno testimoniato il loro rapporto con la natura riportando tra l’altro osservazioni oggettive. Lo spettacolo insegna che l’uomo non è più forte della natura, ma è parte della natura e per questo deve rispettarla. Gli attori ci hanno sempre coinvolto, dalla passeggiata iniziale nel quartiere che ci ha insegnato a capire cos’è una osservazione oggettiva a quando hanno chiesto al pubblico di prendere una posizione tra il punto di vista dell’uomo e quello della natura. La maggior parte del pubblico si è posto dalla parte della natura. Lo spettacolo fa riflettere. Mi è piaciuto.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * *
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Basile ( 10 anni )
Guardando oggettivamente le cose si può raccontare una storia. Sulla scena sono visibili degli oggetti provenienti dalla natura e altri provenienti dall’uomo: pezzi di legno, feltro, ferro, oggetti naturali e piume, utilizzati per farne un gran pupazzo dei ricordi. Mi hanno suscitato stupore, per come sono stati usati. L’azione si svolge non in un luogo ma in cinque tappe di un viaggio in tutta Italia. Gli attori sono vestiti normalmente, vivono nel presente ma raccontano storie del loro passato, del presente, anche del presente del quartiere, e del futuro del quartiere. Gli attori hanno coinvolto tutto il pubblico con una passeggiata per il quartiere, l’asta per il fiore, alcune affermazioni alle quali dovevamo reagire… Mi è rimasta impressa una frase “non mi andava di fare un ca**o” , detta dopo che l’attore era tornato a casa dal viaggio durato un anno e mezzo. Mi è anche rimasta impressa la storia di una signora toscana che voleva regalare a loro delle cose prima di morire. Lo spettacolo mi ha coinvolto con stupore e felicità, perché non mi aspettavo il manichino dei ricordi. Ho trovato lo spettacolo molto bello. Mi è sembrato che volesse farci capire che guardando oggettivamente la vita, tutto è più bello.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * * *
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Stefano ( 11 anni )
Laura e Niccolò non sono dei personaggi, impersonano proprio loro e sono vestiti con il loro abbigliamento. Lo spettacolo era collaborativo e tu dovevi, in sala, elencare in modo oggettivo le cose che avevi visto durante la passeggiata nel quartiere, nella prima parte dello spettacolo. Laura e Niccolò hanno fatto un viaggio in diversi luoghi d’Italia e hanno portato con loro numerosi oggetti, ognuno da un posto diverso, e con quegli oggetti hanno creato in scena un essere che ha potuto legare la natura all’uomo. Mi è rimasto impresso il racconto di quello che bisogna fare se si vede un orso. Esiste un patto tra noi e la natura? Questa è la domanda importante che ci lasciano i protagonisti.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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Luz de luna
Diego ( 10 anni )
Lo spettacolo parla di una giovane ragazza che inizia a diventare amica della sua paura, il buio, grazie alla luce della luna. In scena sono usati dei cuscini che ci trasmettono il senso che l’attrice sta sognando ad occhi aperti. I vestiti usati dai personaggi in scena rappresentano il modo in cui la protagonista copre le proprie paure. Lo spettacolo mi ha sempre fatto paura, come nel momento in cui si vede il coniglio che si affaccia alla finestra della casa, ho avuto i brividi. Un altro momento che mi è rimasto impresso è quando la ragazza si arrampica sul sipario sempre per paura. Tutto molto avvincente sotto tutti i punti di vista.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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Anita ( 9 anni )
Una ragazza sogna i suoi pupazzi con un corpo umano. In scena una stanza con un letto, i suoi pupazzi, un quadro illuminato da una candela e un tavolino con delle tazzine. Poi la scena si riempie di cuscini. La ragazza ha un vestito bianco, mentre coniglio e rana hanno indosso una tuta, invece il pesce ha uno smoking. La cosa che mi è rimasta più impressa è stata il letto volante. L’attrice mi ha molto coinvolto, lo spettacolo mi è piaciuto ma non so perchè. Avrei aggiunto le parole. Lo spettacolo sembra dire: bisogna sognare!
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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Pietro ( 9 anni )
In scena una ragazza, un pesce, una rana e un coniglio. L’azione si svolge all’interno di una stanza dove la protagonista sogna i pupazzi che ha in casa. Il momento che mi è rimasto più impresso è quando la ragazza per sfuggire agli animali fatti in persona si arrampica sul sipario. Mi sono un pochino annoiato
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * *
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Nicolò ( 9 anni )
Lo spettacolo narra di una signora che sta tornando a casa durante un temporale. La prima parte dello spettacolo è ambientata nella casa di questa signora, poi, dopo lei si sdraia sul letto e non ci troviamo più nella casa ma nei suoi sogni. Il tempo è indefinito, è quello dei sogni. Ad un certo punto la signora incontra un uomo con in testa un cuscino che nasconde il suo volto, poi diventano tre le persone e ad ognuno toglie il cuscino: una rana, un coniglio (che erano raffigurati in un quadro dentro casa) e un pesce rosso, che simboleggia l’amore ed infatti il pesce si innamora di lei. In scena vediamo una stanza formata da:un letto, un tavolino, un quadro, una porta, una finestra, un armadio. Poi vediamo la luna, la luce nella luna simbolo di speranza e di cambiamento. Mi è rimasto impresso quando la stanza si muoveva e quando la protagonista si è arrampicata sul sipario. Lo spettacolo mi ha trasmesso un po’ di tristezza con il temporale iniziale ma poi mi ha trasmesso gioia perché il pesce si è innamorato di lei. In generale mi sono annoiato un po’.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * *
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Francesco ( 9 anni )
L’attrice entra a casa, Indossa un impermeabile giallo, fuori c’è il temporale. Si cambia, un vestito bianco. Accende la radio, all’inizio non c’è il segnale, poi riesce ad ascoltare la musica, beve un bicchiere di acqua e si stende sul letto. Inizia a sognare. Compaiono degli strani personaggi con il corpo di uomo e la testa di pesce, di coniglio e di rana. Il letto si solleva in aria e l’attrice fa delle acrobazie. Mi è rimasta impressa la scena dell’uomo con la testa di coniglio, che la osservava da fuori la finestra, perché mi ha suscitato timore. Mi è piaciuta anche la scena dove c’era un uomo che aveva la testa coperta da un cuscino e quando l’attrice l’ha visto è sembrata intimorita e si è arrampicata sul tendone, poi è scesa e gli ha tolto il cuscino ed è apparsa la testa del pesce. Lo spettacolo si conclude con la scena dell’attrice che è seduta sul palco, mentre mangia una mela e suona la chitarra, viene portata via dall’uomo con la testa di pesce e quello con la testa di coniglio. Mi ha suscitato stupore, perché l’attrice si muoveva, saltava e si dondolava in aria come una scimmia. L’attrice è una vera acrobata del circo, lo spettacolo è stato avvincente.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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Davide ( 10 anni )
Una bambina si chiude nella sua camera da letto durante un temporale. Lei in pigiama e dei personaggi misteriosi, dal corpo umano e dalla testa di animale, la invitano ad entrare e uscire dalla stanza. Ad un certo punto si addormenta e le appare in sogno un personaggio che litiga con lei in modo ironico. Questi personaggi/animali mi hanno colpito molto. Il messaggio che lo spettacolo trasmette è la contrapposizione tra il mondo esterno, rappresentato dal temporale, e il mondo interno, rappresentato dalla stanza della bambina. Il temporale rappresenta la tristezza, e la stanza il rifugio in cui la bambina cerca aiuto per trovare la felicità. Gli animali in scena impersonati dalle figure misteriose sembrano rappresentare i suoi sentimenti: il pesce, l’ amore; la rana, la speranza; il coniglio, la fiducia.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * *
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Joseph ( 9 anni )
Sulla scena c’è una stanza in cui si svolge la maggior parte della storia. Questa stanza rappresenta la casa della protagonista. Si vedono un letto, ma anche una sedia e un tavolino. Il letto era usato in modo divertente perché la ragazza giocava a saltarci sopra. Ha giocato anche tanto con i cuscini “volanti” caduti dal cielo. La sensazione che ho avuto è stata di meraviglia nel vedere gli oggetti volare. Non mi è piaciuta l’idea di far girare la stanza un sacco di volte, tirata dal coniglio. La protagonista indossava un vestito bianco. Gli altri personaggi erano per metà umani e per metà animali: indossavano vestiti scuri, ma avevano la faccia di pesce, rana e coniglio. La storia si svolge in un tempo indefinito, di notte. Quello che mi è rimasto più impresso sono stati la caduta dei cuscini e le oscillazioni con il letto volante. Gli attori mi hanno molto coinvolto. Lo spettacolo è stato avvincente perché le acrobazie erano impressionanti. Mi sono divertito perché lo spettacolo era un po’ comico.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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Basile ( 10 anni )
Sulla scena è visibile l’ interno di una stanza su un carrello mobile.Dentro la casa, c’è un letto con un cuscino, il letto è utilizzato per acrobazie. Sopra di esso c’è un pendolo con un pesce, e ai suoi piedi due pupazzetti, uno a forma di coniglio e l’altro a forma di rospo. Si può notare un quadro, con un ripiano sotto. Infine un tavolino con una radio che è usata per ascoltare musica e una piantina di cactus. La protagonista è vestita con un vestito di cotone bianco gioca con i suoi pupazzetti che si animeranno poi nel suo sogno diventando dei veri personaggi.Mi ha colpito molto il personaggio pesce quando era in pigiama perché non si dovrebbe vedere un pesce in pigiama a teatro! Il tempo è quello indefinito dei sogni. Lo spettacolo mi ha suscitato sia noia che stupore. Noia perché in alcuni momenti il rospo e il coniglio occupavano la scena senza fare niente. Invece un grande stupore quando ad un certo punto è calata la luna dall’alto. Mi è piaciuto molto il momento in cui la protagonista volava sul letto, non mi ha convinto l’uso dell’hoverboard sul palco.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * *
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Lorenzo ( 9 anni )
In scena vediamo rappresentato un sogno in cui la protagonista vive un’avventura ricca di emozioni. Alcuni giocattoli, una rana, un coniglio e un pesciolino, prendono vita così si avvicendano momenti di divertimento ma anche attimi di spavento e di tristezza… Luz nei suoi sogni raggiunge addirittura la luna e le gira attorno con felicità! Il messaggio è che siamo fatti di sogni, di immaginazione che ci fanno emozionare! Musiche coinvolgenti e attori bravissimi.
GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle) * * * *
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