PICCOLI CRITICI

Un laboratorio per piccoli critici teatrali

condotto da Silvia Lodi

Il festival offre la possibilità ai bambini che vogliano seguire gli appuntamenti del festival di cimentarsi nel ruolo del “critico teatrale”. Attraverso alcuni incontri, all’inizio e alla fine del Festival, saranno aiutati a sollecitare alcuni strumenti utili per allenare lo sguardo e il cuore, in modo da poter raccontare alla fine il loro catalogo di emozioni. Quanto prodotto verrà condiviso sul blog del festival durante e dopo questa nona edizione.

  Il costo del laboratorio è gratuito ed è rivolto ai bambini dai 9 anni.

28 Dicembre – ore 17:00

INCONTRO INTRODUTTIVO
presso
Biblioteca Acchiappalibri

29 Dicembre – ore 17:00

visione dello spettacolo Esercizi di Fantastica teatro Paisiello, a seguire incontro di 1h tra i piccoli citici;

30 Dicembre – ore 17:00

visione spettacolo “Link”  – Teatro Apollo;

2 Gennaio – ore 17:30

incontro con i piccoli critici e visione spettacolo “Mio nonno e il mulo 19:00,
Manifatture Knos;

3 Gennaio – ore 17:00

incontro con i piccoli critici e ore 18:30 visione spettacolo “Hamelin”, Ex Convento agostiniani;

5 Gennaio – ore 17:00

incontro conclusivo presso Manifatture Knos.

Nicolò
Luigi
Letizia
Cecilia
Alessandra

SPETTACOLO: Esercizi di fantastica

PICCOLO CRITICO:  Alessandra ( 10 anni )

L’azione si svolge in una casa che all’inizio dello spettacolo si presenta grigia con una finestra chiusa e una luce soffusa. Tre personaggi, due uomini e una donna, che svolgono le loro azioni quotidiane con un tablet, senza comunicare tra loro. Ad un certo punto in scena appare una farfalla che li porta a vivere nuove emozioni.

Dopo la comparsa della farfalla la casa viene rovesciata e alla fine dello spettacolo la casa si presenta con i muri dipinti con dei colori vivaci e sul tavolo compare una piantina con appoggiata una farfalla.

Il messaggio che mi ha lasciato è quello di non trascorrere il tempo con i nostri strumenti tecnologici, computer, cellulare, tablet… perché potremmo perdere la possibilità di comunicare, perché rendono la vita monotona e triste. Non dobbiamo perdere la voglia di giocare e di fantasticare

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


PICCOLO CRITICO: Cecilia ( 10 anni )

In scena vediamo una famiglia che passa da essere una famiglia triste, sola e buia, ad essere allegra e circondata da colore e senza pensieri.

Lo spettacolo si apre con una stanza di una casa piccola piccola, e la scena si svolge tutta lì dentro, ma la cosa bella è che quella struttura a triangolo viene usata per tante trasformazioni.

Mi hanno coinvolto molto i loro balletti, i loro vestiti che all’inizio sono grigi e cupi, ma alla fine diventano super colorati, e il colore predominante era il giallo.

Mi è rimasta impressa la scena in cui i personaggi ripetevano “Butterfly!” e l’altro “No Butterfly!”.Non mi ha convinto molto il fatto che si vedeva troppo che la Farfalla la muovevano loro.

Il messaggio è che non bisogna rimanere attaccati al telefono e che bisogna sforzare la fantasia

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


PICCOLO CRITICO: Luigi ( 9 anni )

Due uomini e una donna vivono in una casa grigia in cui le persone stanno guardando sempre il loro tablet. Poi arriva una farfalla tutta colorata…. così tutti e tre si mettono a danzare. E’ successo una meraviglia, la casa non è più grigia, è diventata tutta colorata di farfalle e i vestiti anche tutti colorati di giallo acceso.

L’azione si svolge in una casa che si trasforma in tanti luoghi e cose.

Tante le emozioni: gioia quando alla fine i vestiti e la casa era tutta colorata, tristezza quando tutti gli attori fissavano il loro tablet, paura quando c’è stato il tuono di un temporale, disperazione quando la casa crolla e divertimento quando un attore ha sbagliato le tabelline e con la scopa ha tirato botte agli altri attori.

I colori belli e brillanti vincono e sono più belli dei colori scuri e bui.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


PICCOLO CRITICO: Nicolò ( 8 anni )

La storia si svolge in una casa grigia e anche loro sono grigi. Tre i personaggi, gli sguardi non si incontrano mai perché guardano i loro tablet. Un giorno però due di loro vedono una farfalla e colgono la bellezza della natura. La casa si trasforma e diventa colorata quando anche il terzo personaggio vede anche lui la farfalla.

“Butterfly” e “no Butterfly” sono le parole che ripetono i personaggi, vestiti di grigio come la casa, ma dopo la trasformazione anche i loro abiti diventano colorati.

La narrazione era coinvolgente, mi veniva rabbia quando per i personaggi esistevano solo i tablet, e poi felicità per la bellezza della vita:

il mondo diventa grigio, se guardi solo i tablet.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * *

SPETTACOLO: Hamelin

PICCOLO CRITICO:  Alessandra ( 10 anni )

L’attore interpreta il Pifferaio della città di Hamelin dove spariscono dei bambini e c’è sospetto che sia proprio il Pifferaio a farli sparire. Nella città non si può suonare la musica per evitare che i topi richiamati dal suono possano danneggiare la città. Il Pifferaio così propone di liberare Hamelin dai topi perché gli venga corrisposta una somma di denaro. Hamelin viene liberata dai topi ma il pifferaio non viene pagato. Il pifferaio si rattrista un po’, poi prende alcuni bambini spettatori e li conduce con sé sul palco e suonano come se facessero parte di una banda musicale e i bambini successivamente aiutano il pifferaio a spingere il carretto forse per andare in un mondo magico. Il pifferaio saluta i bambini e li lascia andare contenti nella città di Hamelin.

In scena un carretto che il pifferaio trasforma in un teatrino di burattini

”Quando vedrete o sentirete un senza tetto chiedere di mettere qualcosa nel cappello cosa farete? Gli darete uno schiaffo? Un calcio?”

Bisogna essere gentili con le persone bisognose e in difficoltà, non ci devono essere restrizioni che ci limitano nella libertà di sentire la musica o di esprimere il proprio pensiero.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


PICCOLO CRITICO: Cecilia ( 10 anni )

Questo spettacolo racconta la storia del pifferaio magico.

L’attore ha un vestito stravagante, di colore rosso, con un collare bianco come quello degli antichi nobili. Sulla scena è presente un carretto con dentro il topo-marionetta, che sarà uno dei personaggi dello spettacolo. Il carretto viene usato anche come palco per la marionetta.

Lo spettacolo ha suscitato malinconia e felicità: malinconia perché la città era un posto buio e triste, felicità perché diventa tutto più colorato e allegro.

mi è rimasta più impressa la scena in cui l’attore ci ha chiamato sul palco e abbiamo ballato.

Il messaggio di questo spettacolo è quello di pensare prima di fare una promessa, perché se poi non la mantieni ne pagherai le conseguenze.

La narrazione ha coinvolto molto e lo rivedrei volentieri.

Lo spettacolo si è visto in parte con le cuffie e parte senza e a me questa cosa è piaciuta molto, anche perché non mi era mai successo.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


PICCOLO CRITICO: Luigi ( 9 anni )

La storia racconta di un pifferaio, con un cilindro in testa, una corona di merletti al collo, una giacca rossa, dei guanti bianchi, dei pantaloni e scarpe neri, che suona il piffero per liberare Hamelin (una città del nord della Germania) da un’invasione di topi.

“Lalalà lalalà nessun topo resterà”, una canzoncina ripetuta.

Gli elementi presenti sono un carretto-teatro, delle marionette e un piffero.

Ho provato tristezza quando la città era invasa dai topi, non mi è piaciuto sentire dire che le case crollavano, e gioia quando è stata liberata.

Questo il messaggio che mi lascia: anche le situazioni più difficili si possono affrontare.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


PICCOLO CRITICO: Nicolò ( 8 anni )

All’inizio dello spettacolo ci hanno dato delle cuffie e dovevamo ascoltare con quelle la voce di una persona che raccontava la storia e poi il suono degli strumenti. Hamelin è una città della Bassa Sassonia ed è famosa perchè avvolta in un mistero: 130 bambini della città di Hamelin sono scomparsi per colpa del pifferaio magico.

L’azione si svolge ad Hamelin, l’elemento presente è un carretto che il pifferaio magico trasporta ed è utilizzato come teatrino dove fa un piccolo spettacolo con delle marionette che rappresentano un pifferaio e un topo.

Mi ha incuriosito quando ha aperto il teatrino e mi sono domandato: “Cosa mai potrà succedere?” Mi sono divertito quando il pifferaio ha sconfitto il topo nello spettacolo coi burattini.

Ho provato rabbia perchè i cittadini di Hamelin non hanno mantenuto la promessa, e quindi il pifferaio si è vendicato.

E’ stato molto coinvolgente quando il pifferaio magico ci ha chiesto di andare a suonare e alcuni bambini hanno detto di si. Abbiamo suonato il trombone, i piatti , il piffero, tamburi, ecc. Abbiamo formato una specie di banda.

Lo spettacolo mi ha coinvolto tantissimo, ci dice che bisogna mantenere le promesse e che la libertà è importante, soprattutto quella dei bambini.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *

SPETTACOLO: Link

PICCOLO CRITICO:  Alessandra ( 10 anni )

Un uomo e una donna si muovono e danzano come se fossero un unico corpo all’interno di un cerchio fatto con i glitter che sembra un’ orbita di un pianeta. Ad un certo punto uno dei due personaggi viene attratto dal mondo esterno ed esce dal cerchio, il personaggio che rimane solo sembra provare rabbia e delusione per questo abbandono. Alla fine anche lei decide di uscire dal cerchio per provare nuove esperienze.

Pur rimanendo impresso il movimento armonioso degli attori, ho trovato un po’ noioso lo spettacolo perché i due personaggi si muovevano e danzavano senza parlare. Mi ha reso felice vedere i due personaggi che alla fine si ritrovano.

Quello che mi rimane è che bisogna superare i momenti in cui ci sentiamo soli ed abbandonati e bisogna credere sempre nell’amicizia che è un legame che non si spezza mai.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * 


PICCOLO CRITICO: Cecilia ( 10 anni )

Link è uno spettacolo in cui due ballerini sono uniti da un legame e hanno paura di crescere ma a un certo punto uno di loro si stacca e l’altro deve superare la paura della solitudine.

Sulla scena era presente solo un cerchio di glitter che pian piano gli attori hanno volutamente disfatto.

Lo spettacolo non mi ha molto coinvolta, si capiva un legame forte tra i due personaggi ma la sensazione che mi ha lasciato è di un balletto slegato da tutto.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)


PICCOLO CRITICO: Luigi ( 9 anni )

Due personaggi si abbracciano e cercano di essere un unico corpo. Sono intrappolati in un cerchio come se fosse una gabbia, ma loro si divertono lo stesso con giochi e acrobazie. Uno di loro però distrugge metà del cerchio e se ne va via. Poi anche l’altra persona distrugge un’altra parte del cerchio ma resta. Poi l’altra persona torna e vivono tutti felici e contenti.

Quello che mi ha coinvolto di più è la maniera che usavano per stare uniti

Ho provato gioia per quasi tutto lo spettacolo, tristezza quando l’uomo ha lasciato il cerchio, quando hanno poi distrutto il cerchio, è stato molto spiacevole perchè mi è sembrata la distruzione di un legame.

Su tutto sembra risuonare che se un amico è con te e se ne va via, tu comunque sai che lui ti vuole bene.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


SPETTACOLO: Mio nonno e il mulo

PICCOLO CRITICO:  Alessandra ( 10 anni )

Nello spettacolo l’attore recita tre ruoli differenti: il nipote, il nonno Antonio e Tonino, il mulo amato dal nonno. Il nipote racconta la storia del nonno e di Tonino, entrambi arruolati per andare in guerra e separati per sempre.

L’attore è vestito come un contadino d’epoca, sul palco sono presenti una balla di fieno, la foto del nonno e una frusta, per far capire come il mulattiere dà i comandi al mulo.

Mi è rimasta impressa la scena in cui l’attore recita il ruolo del nonno e si rivolge al nipote con un dialogo breve e parla in dialetto.

Un uomo può avere come amico un animale non per forza una persona.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


PICCOLO CRITICO: Cecilia ( 10 anni )

“Mio nonno e il mulo” racconta la storia della guerra tra l’Italia e la Russia seguendo le vicende del mulo, Tonino, che si era separato dal suo padrone, Antonio.

Sulla scena c’era una balla di fieno ed era usata per appoggiarsi o stendersi.

Mentre lo guardavo all’inizio mi ha suscitato gioia però da un certo punto in poi ho provato tristezza.

Un momento mi ha particolarmente toccato, quando il nonno si era perso e stava morendo di fame da tre giorni, ad un certo punto vede una casetta da cui usciva del fumo e decise di entrarci. C’erano dei soldati russi che stavano mangiando e gli fecero cenno di entrare, gli diedero un piatto caldo e una volta finito gli fecero cenno di andare senza ucciderlo.

La narrazione mi ha coinvolto molto.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


PICCOLO CRITICO: Letizia ( 10 anni )

Un signore racconta la storia di suo nonno Antonio e il suo amato mulo Tonino che si dividono a causa della guerra.

La scena si svoglge in una stanza con al centro del fieno e un quadro con una foto del nonno

Tante emozioni si sono scatenate, gioia,stupore,tristezza. In particolare ricordo la scena di quando Tonino riesce a salvare un mulattiere e la gente fa festa per lui.

La guerra è sbagliata e l’odio fa l’amore

La narrazione era molto convincente e mi è piaciuta molto.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


PICCOLO CRITICO: Luigi ( 9 anni )

In scena solo una balla di fieno. L’attore impersona il nipote di un nonno che ci racconta la storia. C’era una volta un ragazzo di nome Antonio, il nonno e il suo amato Tonino, il mulo. La guerra li separa, infatti l’Italia era in guerra contro la Russia. Tonino catturato, trova l’amore di una cavalla. Il nonno ferito viene messo su un carro e portato in salvo, dice: “E’ stato un mulo a salvarmi” .

E’ un racconto triste perché parla di guerra, ma due sono i momenti che mi hanno dato gioia , il nonno che racconta le storie al nipote e l’unione tra Tonino il mulo e la cavalla.

La narrazione mi ha molto coinvolto.

Il messaggio chiaro è che la guerra non si deve fare.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * * * *


PICCOLO CRITICO: Nicolò ( 9 anni )

E’ la storia di un mulo raccontata dal nonno che partiva per la guerra. Il nonno Antonio e il mulo Tonino faranno lo stesso percorso: Sicilia, Africa e Russia, ma lo faranno separati.

C’era un pezzo di fieno e una foto del nonno da giovane, mi sembrava una fattoria e chi raccontava mi sembrava un personaggio del presente che viene dalla campagna.

Lo spettacolo mi ha fatto sorridere quando il mulo portava in giro i bambini; ho provato tristezza quando hanno separato il mulo dal nonno; è stato commovente, quando il mulo ha salvato il nonno; mi ha fatto venire rabbia perché la guerra fa i morti

Alcune volte mi era difficile seguire la storia e il tema della guerra era molto pesante, ma l’attore mi ha coinvolto, sono riuscito a seguire tutto.

GRADIMENTO ( da 1 a 5 stelle)
* * *