Ricostruire

dal 27 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022

Slips inside
i clown come non li avete mai visti

credits

OKIDOK (Belgio)

Scritto e diretto da Xavier Bouvier e Benoît Devos
Con Xavier Bouvier e Benoît Devos
Lo show è un’esclusiva mondiale della compagnia italiana Mosaico Errante
Foto Giulia Martini

sinossi

Nello show Slips inside due clown, letteralmente messi a nudo, ovvero con indosso soltanto dei buffi mutandoni, si sfidano in un’esilarante gara di salti mortali sbagliati ed equilibrismo surreale,
proponendo un tipo di comicità originale che senza l’utilizzo di parole riesce a far sbellicare grandi e piccini
di ogni nazione grazie ad una successione inesauribile di sketch tanto improbabili quanto spassosi, nei quali
l’insolito e l’imprevisto sono di casa.
Slips inside è uno spettacolo long seller della comicità internazionale, applaudito ad Anversa come ad
Avignone, a Londra come a Melbourne. Un tour de force di gioiosa spudoratezza, nel quale rileggono con arguzia, intelligenza e trascinante spettacolarità, l’intera storia della clownerie. Irriverenti, mordaci, stralunati ed atletici, gli Okidok sono un duo belga che ha già trionfato al Festival du Cirque de Demain di Parigi ed è considerato fra i più interessanti esponenti della nuova clownerie internazionale.

info

– età consigliata: 3-93 anni
– durata 60 minuti

dove e quando

TEATRO APOLLO
27 e 28 dicembre
ore 20.30

Cenerentola,
Rossini all’opera!

credits

Fondazione TRG (Torino)

Di Pasquale Buonarota, Nino D’Introna e Alessandro Pisci
Musica di Gioacchino Rossini – adattamento musicale e al pianoforte Diego Mingolla
Con Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci, Mirjam Schiavello
Regia di Nino D’Introna
Scene di Lucio Diana
Costumi di Roberta Vacchetta
Trasformazioni a cura di Studio Mutazioni, Michele Guaschino
Creazioni luci di Nino D’Introna in collaborazione con Emanuele Vallinotti
Tecnico audio e luci Emanuele Vallinotti
una produzione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
in collaborazione con Unione Musicale Onlus e con C.ie Nino D’Introna

sinossi

Con Cenerentola entriamo nel mondo dell’Opera, per assistere alle vicende di un grande compositore, Gioachino Rossini, colto nel momento in cui sta creando la sua nuova opera, Cenerentola ossia il trionfo della bontà.
In scena la Musica, personificata dal maestro Rossini, le Parole, cioè il librettista Jacopo Ferretti, e il Canto, ovvero una giovane ragazza di nome Angelina che sta facendo le pulizie in teatro e aiuta i due artisti ottocenteschi a unire musica, parole e canto in un’opera lirica che diverrà famosa in tutto il mondo. Tre personaggi che giocano in una girandola di emozioni, intrecciandosi come fili a comporre immagini, quadri poetici surreali e comici sulla trama della celebre fanciulla che perde la scarpetta.
Una nuova avvincente sfida per la coppia inossidabile formata dagli attori-autori Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci. Insieme a loro l’attrice Mirjam Schiavello, giovane interprete di grande talento. La parte musicale è affidata al pianista Diego Mingolla che da anni collabora con la coppia di attori e che ha curato anche l’adattamento della partitura di Rossini. La regia è affidata a un uomo di teatro per le nuove generazioni quale Nino D’Introna, attore, autore e regista, cofondatore e responsabile artistico del Teatro dell’Angolo fino al 2004 (oggi Fondazione TRG Onlus).

info

Età consigliata: dai 5 anni, tout public
Tecnica utilizzata: Teatro e Musica
Durata: 60 minuti

dove e quando

TEATRO PAISIELLO
28 dicembre – ore 17.30
29 dicembre – ore 20.30

Parlami terra
credits

Teatro Viola – Cranpi (Roma)

da un’idea di Federica Migliotti
una creazione di Damiano Ottavio Bigi, Chiara De Bonis, Federica Migliotti
con Chiara De Bonis
coreografie Damiano Ottavio Bigi
elaborazioni sonore Valerio Camporini Faggioni
costumi Anna Coluccia
disegno luci Raffella Vitiello
animatore oggetti di scena Anton De Guglielmo
regia Federica Migliotti
produzione Compagnia TeatroViola – Cranpi
con il sostegno di Spazio Vulkano – Ravenna Teatri, Casa Laboratorio di Cenci, Teatro Villa Pamphili, Teatro di Roma- Teatro Nazionale, Teatro Biblioteca Quarticciolo
Spettacolo vincitore del bando In Viva Voce promosso da Atcl Lazio

sinossi

La notte è una foresta di pensieri e i più incredibili viaggi si compiono nel mondo dei sogni.

Il progetto nasce da un’immagine venuta in sogno e di un sogno, in qualche modo, parla, quello di Gaia che viene ri-svegliata dalla madre di tutte le madri, la Madre Terra per ritrovarsi su una cassettiera in un non luogo. Dal momento in cui inizierà a “parlarle”, Gaia non potrà più fare a meno di seguirla compiendo un avventuroso viaggio iniziatico. Per tramite della misteriosa cassettiera, “porta magica” verso altri mondi, Gaia attraverserà i diversi ambienti generati dagli elementi facendone esperienza fuori e dentro di sé. Ed è una vera tempesta di emozioni quella che dovrà affrontare, fatta di scoperte, magie, sudore, fatica, gioia, spavento…
Gaia ascolta quello che Madre Terra le sta dicendo in un dialogo senza parole, per arrivare a capire che il suo futuro, il nostro futuro, è tutt’uno con tutti gli esseri viventi, cosi come è sempre stato dalla nascita del primo uomo, indissolubilmente legati da un unico respiro, quello della Natura.
Lo spettacolo predilige dare spazio all’immaginazione piuttosto che alla logica affidando la narrazione principalmente alla creazione di quadri visivi agiti dal corpo dell’attrice e dalla magia degli oggetti animati in un ambiente sonoro immersivo.

info

Età consigliata: per tutti dai 4 anni
Durata: 45 minuti

dove e quando

MANIFATTURE KNOS – sala grande
28 dicembre – ore 19.00
29 dicembre – ore 17.30

Tangram 七巧板
credits

La baracca (Bologna)

regia: Andrea Buzzetti con la collaborazione alla messa in scena di Enrico Montalbani
autore: Andrea Buzzetti
cast: Matteo Bergonzoni, Giada Ciccolini e Lorenzo Monti
luci: Giada Ciccolini e Matteo Bergonzoni
un ringraziamento speciale a Bruno Frabetti, Sara Lanzi, Gianluigi Marra, Margherita Molinazzi che hanno collaborato alla ricerca artistica
vincitore della sezione Young & Kids FIT Festival (2021)

sinossi

Tangram: un quadrato perfetto che si divide in 7 forme geometriche.
A partire da questi elementi è possibile creare una serie pressoché infinita di figure.
Da questo famoso rompicapo cinese nasce un percorso di ricerca sulla composizione e scomposizione dell’immagine.
In scena tre personaggi ci raccontano di un viaggio, costruendolo. Insieme attraversano luoghi conosciuti e altri inesplorati, incontrano soggetti strani in situazioni ancora più strane, giocano con loro e continuano a viaggiare -fino a perdersi.
Solo attraverso la loro fiducia e l’aiuto reciproco riusciranno a tornare, accorgendosi di aver condiviso un’esperienza che li ha aiutati a crescere e a fidarsi l’uno dell’altro.

info

Età consigliata: 1 – 5 anni
Tecnica utilizzata: Teatro d’attore
Durata: 35 minuti

dove e quando

EX CONVITTO PALMIERI
28 dicembre – ore 17.00 e 18.30
29 dicembre – ore 11.30 e 18.30

Le nid (il nido)
credits

Teatro Viola parlami terra!
Progetto G.G
(Parma)

con Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti
pupazzi Ilaria Comisso
scene e luci Donatello Galloni
musiche Pier Giorgio Storti, Rolando Marchesini
voce Alberto Branca
produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri
distribuzione Linda Eroli

sinossi

“Questa è la storia di un nido.. di un nido grande.. di un nido caldo.
Questa è la storia di un nido.. e di qualcuno che c’è e di qualcuno che arriva…”

All’inizio c’è una casa bianca, posto stabile e sicuro, radice e luogo di sicurezze.
Chi la abita conosce la tranquillità del rituale che si ripete, del “nulla di storto può accadere”.
Ma un giorno nella casa arriva chi non si aspetta, arriva un “altro”, fuori dagli schemi, che destabilizza, che toglie certezze, ma che è anche novità e magia.
Perché il nuovo arrivato porta con sé un dono: uno strano uovo. Da custodire, da curare, da proteggere, da aspettare. Insieme.
Il tempo passa, scandito dalle stagioni. L’incontro tra due mondi e modi diversi diventa piano piano occasione di scoperta e di scambio. E nello scambio si può insegnare e anche imparare. Crescere, rinnovarsi e stupirsi, della vita nuova e magica che arriva.

info

Età consigliata: dai 2 anni
Tecnica utilizzata: Teatro d’attore, teatro fisico e di figura
Durata: 50 minuti

dove e quando

MANIFATTURE KNOS – sala piccola
29 dicembre – ore 16.30 e 18.30
30 dicembre – ore 11.00 e 17.30

Bang Bang
petite danse pour coeurs sensibles

credits

Teatro Koi (Lecce)

di e con Michela Marrazzi

sinossi

Bang bang è una danza sensibile. Un invito ad emozionarsi, senza bisogno delle parole, senza inizio e senza fine, emozionarsi e basta.
In un momento di frastuono dove le parole sono un eccesso, questa piccola performance invita lo spettatore ad accogliere i piccoli gesti danzati di una marionetta e della sua manipolatrice.
Piccoli gesti senza pretese, come un abbraccio improvviso, un sorriso, uno sguardo tenero.
Semplice danza sensibile in cambio di azioni sensibili.
Un passaggio piccolo, semplice e se vogliamo… anche essenziale.

” eppure io credo che se ci fosse un po’ più di silenzio, se tutti facessimo un po’ più di silenzio, forse qualcosa potremmo capire “
( La voce della luna / Federico Fellini )

info

Età consigliata: per tutti
Durata: 15 minuti
*spettacolo gratuito per max 10 spettatori

dove e quando

SALONE TEATRO PAISIELLO
30 dicembre – ore 19.45, 20.15 e 21.30
31 dicembre – ore 10.15, 10.45 e 12.00

Sapiens
credits

Principio Attivo Teatro

di Valentina Diana
regia Giuseppe Semeraro
con Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Francesca Randazzo, Giuseppe Semeraro
bande sonore e musiche Leone Marco Bartolo
consulenza coreografica Barbara Toma
consulenza teatro d’ombre Silvio Gioia
disegno luci Davide Arsenio
costumi Cristina Mileti, Francesca Randazzo
scenografie Dario Cadei, Francesca Randazzo
tecnico Vincenzo Dipierro
sostegno alla produzione La Baracca Testoni Ragazzi e ATGTP Teatro Pirata

sinossi

E’ ormai provato che nel nostro codice genetico abbiamo una piccola percentuale di codice genetico dei Neandrthal. Cosa accadde allora quando le due diverse specie di Sapiens e Neanderthal si incontrarono? Perchè i Neanderthal si estinsero? Siamo partiti da queste semplici ma enormi domande per raccontare una storia d’amore tra l’ultimo dei Neanderthal e una giovane Sapiens. Lo spettacolo ci porta indietro nel tempo cogliendo in questa storia l’archetipo dell’incontro con il diverso e l’altro. Sapiens si muove dentro una costruzione drammaturgica affine, per i suoi conflitti drammatici, all’archetipo dell’amore contrastato reso celebre nel Romeo e Giulietta. Una vera e propria storia d’amore, la più antica, raccontata con il linguaggio del teatro fisico, della danza, delle ombre e della pittura dal vivo. Una storia antichissima capace di farci riflettere sul nostro tempo e forse sul nostro fragile futuro.

“​​Una grande produzione quella della compagnia Principio Attivo Teatro, scritto come al solito con grande sensibilità da V.Diana… Uno spettacolo in cui viene narrata la storia del mondo, che è la storia del principio ma è anche la storia che si ripete, all’infinito, uguale a se stessa, con gli stessi meccanismi, le stesse resistenze.” [R.Marchi EOLO-RAGAZZI.IT]

info

Età consigliata: per tutti dai 6 anni
Tecnica utilizzata: Teatro fisico e ombre
Durata: 60 minuti

dove e quando

SALONE TEATRO PAISIELLO
30 dicembre – ore 20.30
31 dicembre – ore 11.00

Hamelin
credits

Factory compagnia transadriatica – Fondazione Sipario Toscana

ispirato alla fiaba Il pifferaio magico dei Fratelli Grimm
con Fabio Tinella
drammaturgia e regia Tonio De Nitto
dramaturg Riccardo Spagnulo
musiche originali Paolo Coletta
voiceover Sara Bevilacqua
sound designer Graziano Giannuzzi
scena Iole Cilento
burattini Michela Marrazzi
luci Davide Arsenio
costumi Lapi Lou
assistente scenografa Cristina Zanoboni
costruzione scenica Luigi Di Giorno
cura della produzione Claudia Zeppi
amministrazione Emanuela Carluccio
distribuzione Francesca D’Ippolito
con il sostegno di Segni new generations festival

sinossi

La storia del pifferaio di Hamelin è ancora avvolta nel mistero. Hamelin è il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si son fuse centinaia di anni fa.
Ad Hamelin vige ancora il divieto assoluto di suonare musica nella via Senzatamburi, dove anche i cortei in festa che vi arrivano cessano immediatamente ogni suono.
Ma cosa è successo ai bambini di Hamelin? Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione?
Lo spettacolo proverà a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani che adulti e bambini potranno seguire attraverso un punto di vista diverso utilizzando un apposito dispositivo che porta i corpi di chi guarda a entrare nella scena in maniera interattiva.
In cosa possa può consistere oggi la libertà’ restituita dal pifferaio? Il pifferaio come artista porta una visione diversa da quella degli adulti, in cui c’è spazio per la sorpresa e per il rapimento della bellezza (cose che appartengono all’infanzia). E’ una figura che cambia di segno, perché il suo rapimento attraverso la musica è uno strappare i bambini ai divieti, alle restrizioni e alla troppa protezione che non li fa crescere.

info

Età consigliata: dai 5 ai 10 anni e adulti
Tecnica utilizzata: Teatro d’attore, teatro fisico e di figura
Durata: 60 minuti

dove e quando

EX CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI
29-30 dicembre – ore 17.00 e 19.00
2 gennaio – ore 17.00 e 19.00

Brigitte et le petit bal perdú
credits

Nadia Addis

di e con Nadia Addis
Foto: Giada Degortes

sinossi

Brigitte è un’anziana signora che vive sola con il suo cane, Bruschetta. Un giorno, aprendo un vecchio comò rimasto chiuso ormai da anni, ritrova al suo interno alcuni oggetti che hanno accompagnato il suo passato, fatto di amori, emozioni e avventure in giro per il mondo. Inizia così un viaggio a ritroso nei ricordi della protagonista. In un mondo che scorre in maniera sempre più frenetica, la storia di Brigitte si impone come un elogio alla lentezza, un invito ad apprezzare le piccole meraviglie della vita.
Questa è una delle tante piccole storie che spesso hanno come protagonisti anonimi e inconsapevoli personaggi, storie che rimangono stipate in un cassetto e che spesso vengono dimenticate.
Ma, se potessimo aprire questi spazi segreti che nessuno guarda più e potessimo dar luce a questi frammenti di vita, cosa accadrebbe?
Da questa domanda nasce l’idea di raccontare in uno spazio molto ristretto una microstoria della durata di 10 minuti. Per poter valorizzare questa dimensione cosi intima la visione è riservata a 4 spettatori alla volta.

info

Età consigliata: per tutta la famiglia
Tecnica utilizzata: Teatro di figura
Durata: 12 minuti
* repliche ogni 20 minuti per soli 4 spettatori
Ingresso: 3€

dove e quando

CONVITTO PALMIERI
2 e 3 gennaio – dalle ore 16.00 alle 19.40

EX CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI
4 e 5 gennaio – dalle ore 16.00 alle 19.40

SALONE TEATRO PAISIELLO
6 gennaio – dalle ore 16.00 alle 19.40

aaAhh BIBI
credits

Julien Cottereau (Francia)

di e con Julien Cottereau
regia Erwan Daouphars
luci Sébastien Tardon
suono Ariski Lukas
costumi Coline Dalle

sinossi

Julien Cottereau in scena gioca con un naso rosso e poi senza, da solo e in compagnia, in un ballo mimato e folle, senza parole.
Attraverso BIBI, il suo personaggio, scopriamo un circo immaginario e necessario; stravagante, eccessivo, fatto di artisti che si defilano, acrobati spaventati, equilibristi passionali, animali recalcitranti e un clown…
Il pubblico attraversa universi immaginari in cui ci si commuove e si ride.
Con BIBI sarà possibile credere in un mondo senza frontiere apparenti dove le visioni rimpiazzano la materia, dove l’immaginario diventa il linguaggio poetico comprensibile a tutti.

PREMIO Molières 2007 Attore rivelazione
Prix SACD Nuovo Talento One-Man-Show 2008
Nomination Globes de cristal 2009
Clown solista per Il CIRQUE DU SOLEIL nello spettacolo “SALTIMBANCO”

info

Età consigliata: dai 5 anni per tutti
Tecnica utilizzata: mimo, clown, rumorista
Durata: 75 minuti

dove e quando

TEATRO APOLLO

2 e 3 gennaio – ore 20.30

Jack e il fagiolo magico.
(Una storia tra terra e cielo)

credits

Compagnia La luna nel letto (Ruvo di Puglia)

da un’idea di Maria Pascale
con Maria Pascale
voce registrata Lorenzo Gubello
testi, regia e scene Michelangelo Campanale
assistente alla regia Annarita De Michele
assistente alla scenotecnica e costumi Maria Pascale
registrazioni audio Michelangelo Volpe

sinossi

Ispirato ad una fiaba della tradizione orale inglese – la prima pubblicazione apparve nel libro The History of Jack and the Bean-Stalk, stampato da Benjamin Tabard nel 1807 – lo spettacolo racconta la storia di un bambino che pur essendo piccolo riesce a trovare il lieto fine alle sue disavventure, guidato dal suo istinto, dalla sua fiducia nella vita e dalla sua intelligenza.
Una storia emblematica che una attrice, anche burattinaia e macchinista come Maria Pascale, restituisce al pubblico dei piccolissimi e dei suoi accompagnatori attraverso il gioco della narrazione e della messa in moto di una macchina scenica di piccole dimensioni, raffinata, intrisa di dettagli, marchingegni, giocattoli, segni, sguardi e visioni pittoriche.

info

Età consigliata: dai 2 agli 8 anni
Tecnica utilizzata: teatro di figura / teatro d’attore / narrazione
Durata: 50 minuti
Foto di Mariagrazia Proietto

dove e quando

EX CONVITTO PALMIERI

2 gennaio – ore 18.30
3 gennaio – ore 11.00 e 17.00

Esercizi di fantastica
credits

da un’idea di Giorgio Rossi
una creazione di Elisa Canessa, Federico Dimitri, Francesco Manenti, Giorgio Rossi
interpreti Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco Manenti
scenografie Francesco Givone, Francesco Manenti, Francesca Lombardi
costumi Beatrice Giannini, Francesca Lombardi
illustrazioni Francesco Manenti
disegno luci Elena Tedde
esecuzione tecnica Massimiliano Ferrari
produzione Associazione Sosta Palmizi
con il contributo di MiBACT e Regione Toscana
con il sostegno di Armunia (Rosignano LI), Wintergarten – Atelier di Teatro Permanente (Livorno), Comune di Castiglion Fiorentino (Ar)
ringraziamenti Spazio Nunc, Elena Giacomin
Premio della giuria e del pubblico Vimercate Ragazzi Festival 2021

sinossi

Ispirato ad una fiaba della tradizione orale inglese – la prima pubblicazione apparve nel libro The History of Jack and the Bean-Stalk, stampato da Benjamin Tabard nel 1807 – lo spettacolo racconta la storia di un bambino che pur essendo piccolo riesce a trovare il lieto fine alle sue disavventure, guidato dal suo istinto, dalla sua fiducia nella vita e dalla sua intelligenza.
Una storia emblematica che una attrice, anche burattinaia e macchinista come Maria Pascale, restituisce al pubblico dei piccolissimi e dei suoi accompagnatori attraverso il gioco della narrazione e della messa in moto di una macchina scenica di piccole dimensioni, raffinata, intrisa di dettagli, marchingegni, giocattoli, segni, sguardi e visioni pittoriche.

info

Età consigliata: per tutti dai 4 anni
Tecnica utilizzata: danza e movimento
Durata: 50 minuti

dove e quando

MANIFATTURE KNOS  – sala grande

3 gennaio – ore 19.00
4 gennaio – ore 11.00

Esterina centovestiti
spettacolo per un’attrice con tre sedie e una cornice

credits

Compagnia Burambò

di e con Daria Paoletta
luci, scena, regia Enrico Messina
costume Lisa Serio
sarta Lucia Caliandro
organizzazione e distribuzione Mary Salvatore
produzione Burambò
con il sostegno di Giallomare Minimal Teatro

sinossi

In V elementare Lucia è alle prese con l’arrivo in classe di una nuova compagna cui per condizione economica ed estrazione sociale, sembra negata la possibilità di scegliere la propria vita e che viene per questo emarginata e schernita. Esterina ha il corpo grande, le mani rovinate, parla in modo strano, ha il colletto del grembiule stropicciato e indossa sempre gli stessi pantaloni, eppure dice di avere 100 vestiti nell’armadio. Lucia comincia ad affrontare le prime preziose domande su come ci si debba porre davanti alla prepotenza di chi non è capace di manifestare comprensione. Sono messe in luce le gioie e i dolori, le riflessioni più intime, i perché inspiegabili di quell’età fragile e potente che si rivelano fondamentali per la crescita di una bambina di 10 anni.
Una narrazione che appassiona bambini e adulti che si riconoscono nella protagonista della storia perché tutti in classe, almeno una volta, l’abbiamo incontrata Esterina.

info

Età consigliata: dai 6 anni in su
Tecnica utilizzata: narrazione,teatro d’attrice
Durata: 60 minuti
Foto di Francesco Torricelli

dove e quando

TEATRO PAISIELLO

3 gennaio – ore 17.30

Kafka e la bambola viaggiatrice
credits

CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con teatrodelleapparizioni

tratto dal romanzo “Kafka y la muñeca viajera” di Jordi Sierra i Fabra
adattamento e drammaturgia Valerio Malorni e Fabrizio Pallara
regia Fabrizio Pallara
interpreti Desy Gialuz e Valerio Malorni
scene e costumi Fabrizio Pallara e Luigina Tusini
immagini video Massimo Racozzi
ideazione e costruzione bambola Ilaria Comisso
organizzazione Silvia Parlani

sinossi

Un pomeriggio Kafka s’imbatte in una bambina disperata perché ha perso la sua bambola.
Questo incontro inaspettato rappresenta lo spunto per la sua ultima opera.
Ventuno giorni e tante lettere per immaginare un’altra verità: la bambola non è perduta, è partita per un lungo viaggio. Così Kafka s’inventa “postino delle bambole”.
Jordi Sierra i Fabra, autore catalano, prova a ricostruire cosa potrebbe essere accaduto, regalando ai lettori un libro prezioso e intenso.
È una storia che parla di nostalgia, di stupori, occhi aperti sul mondo.
Dentro una scena essenziale e con l’aiuto di videoproiezioni si sviluppa in un dialogo profondo tra i due protagonisti, capace di trasformare il dramma della perdita in un’occasione di crescita.
Un incontro tra umanità, tra condizioni diverse, diversi tempi della vita, ma dentro un’esperienza che appartiene a tutti: crescere, cambiare, lasciar andare.

info

Età consigliata: per adulti e bambini a partire dai 6 anni
Tecnica utilizzata: parola e video proiezioni
Durata: 65 minuti

dove e quando

TEATRO PAISIELLO

4 gennaio – ore 20.30

e le idee volano…
and the ideas soar…

credits

Animal religion (Spagna)

authori: Quim Girón, Joana Serra and Joan Cot.
musica and sound atmosphere: Joan Cot Ros
luce e scena: Joana Serra
con Quim Girón
produzione esecutiva: El Climamola
tour e management: Jaume Nieto
in co-produzione con El Més Petit / Lasala And Mercat De Les Flors
supported by Departament De Cultura – Generalitat De Catalunya
recommended show at Cuaderno De Espectáculos Recomendados de La Red included at Circuito Danza a Escena 2021 (Spain)

sinossi

e le idee volano… è uno spettacolo circense dove pochi oggetti hanno molto peso e sono piccoli, le scoperte crescono fino a diventare scene fresche e fantastiche piene di complicità. Uno spettacolo dove circo, gioco, interazione con il pubblico, luce e musica si intrecciano per rendere ogni performance un’esperienza unica e diversa.

Animal Religion è una compagnia circense interessata alla ricerca del circo contemporaneo e all’interdisciplinarietà e fondata da Quim Giron nel 2012. Nei suoi 9 anni di carriera ha prodotto 8 spettacoli, ha lavorato con oltre 30 artisti provenienti da Europa e America, ha ricevuto commissioni dal Teatro Nazionale della Catalogna, Fira Tàrrega, Mercat de les Flors, TNT e Auditori de Barcelona, e ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Speciale Città di Barcellona 2015 per il miglior spettacolo circense Sifonòfor.

info

Età consigliata: 2 – 5 anni
Tecnica utilizzata: circo
Durata: 30 minuti
max 120 persone
Foto di Tristan Pérez Marin

dove e quando

CASTELLO CARLO V

4 gennaio – ore 16.30 e 18.30
5 gennaio – ore 11.00 e 16.30

Tarzan ragazzo selvaggio
credits

Luigi D’Elia e Francesco Niccolini | Teatri di Bari e INTI

di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
molto liberamente ispirato a Tarzan of the Apes di Edgar Rice Burroughs
con Luigi D’Elia
regia di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
spazio scenico Deni Bianco e Luigi D’Elia
luci Paolo Mongelli
organizzazione Francesca Vetrano e Sabrina Cocco
una coproduzione Teatri di Bari e INTI
con il sostegno di Giallo Mare Minimal Teatro Empoli
nell’ambito del progetto “Residenze” Art. 43 Mibact-Regione Toscana
Lo spettacolo sostiene Survival International, il movimento mondiale per i popoli indigeni, e la sua campagna per un nuovo modello di conservazione, efficace e rispettoso dei popoli indigeni, contro la conservazione coloniale che ruba la terra ai popoli nativi che la custodiscono e la abitano da sempre.

sinossi

Esistono pochi casi reali di bambini cresciuti da soli nella natura o allevati dagli animali. È accaduto che siano stati cresciuti da lupi, cani, scimmie, animali della Savana. Le loro storie si perdono nel tempo tra cronaca e leggenda, tra sogno e realtà. Qui abbiamo il dono del teatro che fa esistere per un’ora nel rito antico e carnale del racconto, del corpo dell’attore e del respiro del pubblico la storia di un bambino rimasto orfano nella foresta del Congo e cresciuto volando da un albero come le scimmie. Tarzan, era lo strano verso che facevano le scimmie per chiamarlo o indicarlo.
Questo spettacolo racconta la sua storia, nuda e cruda, senza nessuna concessione alle promesse degli adulti e del progresso. Con il più grande amore per il mistero intoccabile della crescita, dell’umano e della nostra Terra.

info

Età consigliata: da 8 anni
Tecnica utilizzata: Tempo di figura / teatro d’attore / narrazione
Durata: 60 minuti circa
Foto di Eliana Manca

dove e quando

MANIFATTURE KNOS

5 gennaio – ore 18.30

Hanà e Momò
credits

Principio Attivo Teatro (Lecce)

con: Cristina Mileti e Francesca Randazzo
idea e regia: Cristina Mileti e Francesca Randazzo
disegno luci: Marco Oliani
tecnico: Vincenzo Dipierro

sinossi

Lo spettacolo è liberamente ispirato al racconto “Favola d’amore ” di Hermann Hesse, che ci illustra l’importanza del concetto di unione.
Anche il titolo prende spunto da questa idea: Hanà e Momò dal giapponese si traduce “Fiore e Pesca”. Come il fiore che diviene frutto e questo a sua volta contiene i semi indispensabili alla nascita di nuovi germogli, così lo spettacolo ci mostra il percorso di due protagoniste che scopriranno l’importanza della loro reciprocità.
La storia di Hanà e Momò è quella di due bambine che si ritrovano a giocare escogitando fantasiose invenzioni in una progressiva e coinvolgente sfida.
Un susseguirsi di quadri dove prevaricazione e dispetti daranno spazio all’evolversi di giochi attraverso l’invenzione di micro storie. Un racconto ritmato da continue azioni e reazioni dove, farfalle di carta, rebus da risolvere, tesori da scoprire coinvolgeranno le due protagoniste contagiando anche il pubblico. La fine della storia sancirà però non un vincitore ma un’amicizia; finalmente Hanà e Momò scopriranno quanto sia più importante attingere dallo stimolo reciproco, dalla gioia del fare insieme, piuttosto che superarsi.

Un’ode alla fantasia. Ecco la bella sensazione che lascia lo spettacolo di Principio Attivo.
 Tanta ironia in un lavoro davvero ispirato e nel quale l’espressività delle interpreti è fondamentale (…)[E.Maestri]

info

Età consigliata: per tutti dai 3 anni
Tecnica utilizzata: Teatro d’oggetti e teatro d’attore
Durata: 55 minuti circa

dove e quando

EX CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI

4 gennaio – ore 17.00
5 gennaio – ore 17.30

bob
credits

creazione e performance: Matteo Marchesi
light design: Luca Serafini con l’adattamento di Matteo Marchesi
sound supervisor: Andrea Marinelli
costume designer & maker: Matteo Marchesi e Elena Rossi
mentorship: Marco Augusto Chenevier e Keren Rosenberg
foto: Dario Bonazza
produzione Zebra in co-produzione con Festival Danza Estate
con il sostegno di Qui e Ora Residenza teatrale, e il supporto di Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa, Centro Danza Canal de Madrid, Festival Orlando, Rete H(abita)t – Rete di Spazi per la Danza / Sementerie Artistiche, C32PerformingArtWorkspace / LiveArtsCulture, Teatro Caverna

in collaborazione con il Network Anticorpi XL e il supporto dell’azione CollaborAction KIDS

sinossi

Bob è una performance che usa il corpo come veicolo e innesco di alcune domande e scenari che congiungono gli immaginari sul non-reale, dai bestiari alle fantasie d’infanzia, e la nostra presenza nella realtà. Cosa si nasconde nei luoghi bui? Cosa ha a che fare con noi?
Nel buio una creatura si apre la strada, infantile e dissacrante, come i mostri di ogni immaginario, dal carattere eccessivo. Bob è un mostro che emerge da un luogo di cui il pubblico è ospite o preda; cresce e si evolve mutando genere e intenzioni, bisogni e pulsioni giocando con l’incedere, la paura e la seduzione di un corpo che può respingere. E’ un corpo che tradisce e che si impone in una dialettica tra lo spazio personale e quello condiviso, in cerca di uno stato di grazia. BOB è un viaggio attraverso la soglia di un luogo sconosciuto di creature mutevoli che si avvicinano portando la sfida a condividere quel luogo con una figura distorta, fluide, che possiamo desiderare o respingere, qualcuno da temere o abbracciare.
BOB è il risultato di due anni di ricerca che il coreografo e danzatore Matteo Marchesi ha strutturato con un gruppo di bambini sull’esplorazione dei mostri, delle loro apparenze, dei bisogni e dei luoghi a cui possono o non possono appartenere.

info

Età consigliata: per tutti dagli 8 anni
Tecnica utilizzata: Danza
Durata: 40 minuti

dove e quando

MANIFATTURE KNOS – sala grande

4 gennaio – ore 18.30

Peter Pan
credits

Factory compagnia transadriatica – Fondazione Sipario Toscana

di Tonio De Nitto
collaborazione drammaturgica Riccardo Spagnulo
con Francesca De Pasquale, Luca Pastore, Benedetta Pati, Fabio Tinella
regia di Tonio De Nitto
coreografie Barbara Toma
musiche Paolo Coletta
scene Iole Cilento e Porziana Catalano
videomapping Emanuela Candido, Andrea Carpentieri, Andrea Di Tondo – Insynchlab
costumi Lapi Lou
sarta Mariarosaria Rapanà
luci Marco Oliani
assistente di produzione Daniele Guarini
organizzazione Francesca D’Ippolito

sinossi

Peter Pan è la storia di un’assenza, di un vuoto che spesso rimane incolmabile, quello di un bambino che non c’è più. E’ l’inseguimento di un tempo che sfugge al nostro richiamo e che a volte si ferma, la ricerca delle esperienze che ci fanno diventare grandi senza volerlo e troppo presto. L’ispirazione viene dalle avventure di Peter e Wendy e dall’atmosfera un po’ misteriosa del primo romanzo di James Matthew Barrie, Peter Pan nei Giardini di Kensington dove il sentimento autobiografico di una mancanza incolmabile spinge l’autore a creare un mondo parallelo, un giardino prima, un’isola poi, dove i bambini caduti dalle carrozzine e dimenticati dai propri genitori si ritrovano in uno spazio senza confini fisici e temporali. E l’isoladelmaipiù, Neverland, è forse dentro la testa di ogni bambino, un posto dove vanno a finire le cose dimenticate dai grandi, per cui non c’è spazio nella vita reale. E’ qui che Wendy riesce a trovare la giusta distanza con il suo essere bambina, qui che sente il desiderio di crescere, di abbandonare l’isola senza recidere quel legame con la propria infanzia che fatica a rimanere con noi tutta la vita: una finestra che chiudiamo diventando grandi e che, invece, dovremmo tenere aperta, in contatto con la nostra realtà e il nostro essere adulti.

Con lo stesso ensemble di Diario di un brutto anatroccolo, Factory si cimenta in questa nuova creazione attraversando temi fondamentali per la crescita dove sogno, vita e morte corrono sullo stesso filo e possono essere entrambe una grande avventura, a dirla come Peter.

info

Età consigliata: dai 5 anni
Tecnica utilizzata: Teatro d’autore e videomapping
Durata: 60 minuti

dove e quando

TEATRO PAISIELLO

5 gennaio – ore 20.30
6 gennaio – ore 17.30